La valutazione di una startup: i metodi principali

La Valutazione di una startup: guida ai metodi principali per stimare il valore di aziende innovative ad alto potenziale.
Il Cash Flow per una Startup: cos’è e come calcolarlo

Il Cash Flow per una startup, in particolar modo, risulta essere un elemento imprescindibile, perchè qualisiasi prodotto, o servizio, venga realizzato, ha un impatto finanziario. Ogni persona, a tal proposito, dovrebbe essere consapevole dell’andamento economico-finanziario della propria azienda ed essere in grado di valutare la propria organizzazione, soprattutto un imprenditore. In questo frangente, esistono tre documenti contabili fondamentali, che lavorano su aspetti fondamentali e differenti: Nonostante la ovvia importanza di tutti e tre i documenti, la valutazione di un’organizzazione risulta essere fondamentale. 1. I principali metodi di valutazione finanziaria Un’organizzazione può essere valutata attraverso diversi approcci: Tra tutti questi metodi, quale utilizzare? Dipende. Nei prossimi articoli, entreremo maggiormente nel dettaglio di questi metodi di valutazione aziendale, però, in questo articolo, ci concentreremo su un elemento essenziale per i metodi di valutazione finanziaria: il free cash flow. 2. Il Cash Flow In particolar modo, il cash-flow statement permette di differenziare la provenienza del cash per natura, quale: Poichè tutto ciò impatta vari ambiti della gestione organizzativa, il cash flow per una startup rappresenta più di un semplice flusso di cassa: una startup che non genera cassa nel lungo periodo, fallirà, è inevitabile. Quanto prima uno startupper sarà in grado di comprendere l’importanza della cassa, quanto prima sarà in grado di garantire una salute finanziaria appropriata alla propria startup. Senza sufficiente liquidità, anche le idee più brillanti rischiano di spegnersi sul nascere, trascinate da ritardi nei pagamenti, o da spese impreviste. Per questo motivo, padroneggiare il flusso di cassa non è un’opzione, bensì un imperativo. 3. Il cash flow come fondamentale della salute aziendale I flussi di cassa portano a valutare l’azienda come se essa fosse un progetto d’investimento, che genera, in ogni intervallo temporale, entrate e uscite di liquidità, andando a trascurare il principio della competenza economica. Ad esempio, se l’azienda dismette un asset, ottenendo un’entrata, parleremo di un flusso di cassa positivo. Se, invece, dovrà pagare una penale, e quindi avere un’esborso, parleremo di un flusso di cassa negativo. Tutto ciò ha un impatto sulla liquidità dell’organizzazione, andando a impattare su due aspetti fondamentali: Perchè tutto ciò è fondamentale nelle corporate, quanto nelle startup! Maggiore sarà la capacità di generare cassa, maggare sarà la capacità di indebitarsi, continuando a garantire la solidità dell’azienda. Nelle startup, la capacità di generare cassa, coprendo indebitamento e capex, permette di finanziare progetti di sviluppo e realizzare eventuali pivotaggi della startup, senza mettere a rischio il progetto. In una fase iniziale, quando gli investimenti superano spesso i ricavi, monitorare questa metrica consente di intervenire tempestivamente e di evitare interruzioni operative. In sostanza, i cash flow permettono di misurare quanto un’azienda, o una startup, può auto-finanziarie lo sviluppo delle proprie attività. 4. Le tre dimensioni del cash flow Flussi di cassa operativi Nella quotidianità di una startup, il flusso di cassa operativo nasce tanto dalla vendita di servizi, o prodotti, quanto dalla gestione del capitale circolante. Pensiamo a una startup SaaS, con abbonamenti mensili, deve pianificare la riscossione delle subscription e negoziare termini chiari con le agenzie di marketing che erogano campagne promozionali. Spostare le scadenze di pagamento in modo sostenibile, o concordare sconti per saldi anticipati, può fare la differenza tra mantenere un saldo positivo e ritrovarsi in carenza di liquidità. Investimenti e disinvestimenti Nel panorama delle startup, gli investimenti rappresentano il passaggio decisivo tra un’idea promettente e la sua concreta realizzazione sul mercato. Pensiamo a un’HealthTech che destina parte del capitale all’infrastruttura cloud per gestire in sicurezza milioni di record sanitari, oppure a una FinTech focalizzata sull’automatizzazione dei processi creditizi tramite algoritmi di machine learning, in grado di migliorare i tempi di risposta e ridurre il rischio di insolvenza. Una giovane realtà nell’ambito della smart home potrebbe invece destinare fondi alla prototipazione rapida di dispositivi IoT, bilanciando la necessità di test approfonditi con l’urgenza di presentare soluzioni funzionanti agli early adopter. Ogni investimento, benché impegni risorse in modo immediato, si traduce in un’opportunità per consolidare il vantaggio competitivo: elevare la capacità elaborativa di un datacenter cloud permette a startup di medtech di accelerare analisi complesse, mentre l’integrazione di soluzioni AI rende scalabili servizi finanziari prima gestiti manualmente. Questo processo, tuttavia, richiede una visione coordinata tra team tecnico, finance e product management, al fine di garantire che ogni esborso sostenga effettivamente obiettivi di crescita e non limiti la liquidità destinata alle attività operative, andando ad avere un impatto finanziario su più cicli economici, tramite ammortamenti, goodwill e rivalutazioni. Finanziamenti Nelle startup, i finanziamenti possono arrivare da un round di seed investment per una giovane proptech intenzionata a digitalizzare l’esperienza immobiliare, oppure da una linea di credito per una clean energy startup che deve coprire i costi iniziali di impianti pilota. Questi capitali rimpolpano immediatamente il cash flow, ma comportano scelte di governance e impegni di rendimento verso i finanziatori. Ad esempio, un’infrastruttura SaaS che ottiene equity da venture capitalist potrà concentrare tutti gli sforzi sulla crescita del numero di utenti, senza dover rimborsare interessi immediatamente, ma accettando la diluizione del proprio capitale. Al contrario, un hardware startup che preferisce un prestito bancario potrà mantenere intatta la proprietà, pur dovendo far fronte a piani di rimborso e costi di interesse. Capire come questi flussi di cassa influenzano il burn rate e il runway è cruciale per evitare strettoie finanziarie e garantire che ogni investimento sostenga la strategia di lungo termine della startup. 5. Il Cash Flow e il Free Cash Flow Quando parliamo di cash flow spesso sentiamo parlare anche di “Free Cash Flow”, arrivando a considerare i due termini come identici, quando, invece, sono due facce della stessa medaglia. 5a. Calcolo del Cash Flow Di seguito una formula matematica semplice, quanto banale, per il calcolo del Cash Flow per una startup, o una qualsiasi organizzazione: Cash Flow = Flussi di cassa in ingresso nel periodo t – Flussi di cassa in uscita nel periodo t dove: Andando, così, a tener conto dei soli flussi di cassa in ingresso e sucita. 5b. Calcolo del Free Cash Flow Di seguito una struttura tabellare che permette di avere una misura del